Allattamento e lavoro - come fare quando si torna al lavoro
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Allattamento e lavoro - come fare quando si torna al lavoro






L'allattamento al seno è un momento prezioso per ogni mamma e il desiderio di continuare ad allattare anche dopo il ritorno al lavoro è comprensibile ed ammirabile, specialmente se si trona prima del primo anno di età del bambino.


In questo post esploreremo le sfide che le mamme affrontano nel conciliare l'allattamento e la vita lavorativa e discuteremo alcune strategie che possono rendere possibile questa combinazione.


Affrontare le sfide dell'allattamento e del lavoro


Tornare al lavoro dopo la maternità può essere un momento emotivamente carico per molte mamme. Infatti in Italia, circa il 30% delle mamme che lavoravano prima della maternità non ritornano a lavorare. Oltre alla separazione dal proprio bambino, una delle principali difficoltà affrontate riguarda l'allattamento. Il dover trovare il giusto equilibrio tra l'impegno lavorativo e il bisogno di nutrire il proprio bambino può essere sfidante, ma esistono soluzioni che possono aiutare a superare queste difficoltà. Ecco alcuni approcci per mantenere l'allattamento al seno e tornare a lavorare:


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Routine lavoro e allattamento


Ad oggi viene raccomandato l'allattamento a richiesta e tante mamme vanno avanti senza orari per molti mesi. Se pensate di rientrare al lavoro alla fine della maternità obbligatoria e quindi ai 4 o 5 mesi del vostro bimbo, prima dello svezzamento, prima di tutto dovete decidere se preferite mantenere la nutrizione esclusivamente con il vostro latte, se volete fare allattamento misto o se volete passare all'artificiale. Se scegliete opzione due o tre, dovrete impegnarvi ad abbituare il piccolo al cambiamento di latte e mettere in conto che dovrete sperimentare più marchi per trovare quello giusto prima di riuscire.


Se invece vi piacerebbe mantenere l'allattamento materno esclusivo, allora sarà essenziale abbituare il piccolo ad una routine, per poter pianificare i pasti che lascerete per lui in frigo.


Ecco alcuni spunti:


- Organizzarsi in modo di uscire di casa per andare al lavoro subito dopo la poppata, o viceversa, pianificare se possibile la prima poppatta prima della partenza per il lavoro.

- Esprimere ogni goccia rimasta prima di partire

- Prevedere almeno una espressione al lavoro e portare a casa il latte per il giorno successivo

- Esprimere una volta a fine giornata prima di andare a dormire



Ore di allattamento - quanto spetta e come richiederli


Per tutte le mamme lavoratrici dipendenti sono previste le cosidette ore di allattamento o riposi giornalieri. In cosa consistono?


Fino al primo anno di vita del bambino o entro un anno dall'ingresso in famiglia del minore adottato o in affidamento, la lavoratrice e il lavoratore dipendente hanno diritto a due ore al giorno di riposo, se l'orario di lavoro è di almeno sei ore giornaliere, e a un'ora, se l'orario è inferiore a sei.


Questi tempi di riposo vengono raddoppiati in caso di parto gemellare o plurimo, adozione o affidamento di almeno due bambini.


Se il datore di lavoro offre un servizio di asilo nido o un'altra struttura idonea nelle vicinanze del luogo di lavoro, i tempi di riposo si riducono della metà.


L'indennità per i riposi giornalieri corrisponde alla retribuzione del lavoratore, quindi, se prima lavoravate 8 ore al giorno, ora rientrate con lo stesso stipendio, lavorando solo 6 ore!


Per accedere alle ore di allattamento e conoscere tutti dettagli, consultate la pagina INPS dedicata.


In base a come deciderete a sfruttare queste ore, potrete tornare a casa e allattare, ovviamente se il tragitto lavoro-casa ve lo permette, oppure lavorare le 6 ore e tornare a casa prima. In base a quello che scegliete, potreste pensare alle routine ad hoc per ottimizzare gli orari di allattamento.


L'allattamento e lo smart working


Lavorare da casa o avere la flessibilità di organizzare il proprio tempo di lavoro può facilitare il ritorno al lavoro e mantenre l'allattamento al seno. Le mamme possono organizzare le pause in base alle esigenze del bambino e allattare o esprimere il latte durante le pause di lavoro. Questo offre una maggiore comodità e riduce lo stress associato al separarsi dal proprio bambino. Lo smart working consente inoltre alle mamme di evitare gli spostamenti e il tempo perso nel traffico, consentendo loro di dedicare più tempo all'allattamento e al legame con il bambino. Ad oggi lo smart working è praticato da tantissime società ed è anche previsto per legge.


Prodotti raccomandati: tiralatte e non solo


Il tiralatte:

Per le mamme che lavorano fuori casa e non hanno la possibilità di allattare direttamente il proprio bambino durante le ore di lavoro, il tiralatte diventa un prezioso alleato. Con un tiralatte di qualità, le mamme possono esprimere il latte materno e conservarlo correttamente per l'uso successivo. Questo consente di mantenere l'allattamento al seno anche quando non si è fisicamente presenti. I tiralatte moderni sono progettati per essere comodi da utilizzare e possono essere facilmente trasportati. Questa opzione offre alle mamme la flessibilità di continuare a nutrire il proprio bambino con il latte materno, anche quando sono lontane.


Scegliere bene il tiralatte è essenziale per ridurre il tempo necessario per esprimere il latte. Consiglierei di prendere il tiralatte doppio che permette di estrarre contemporaneamente da entrambi lati. Recentemente sono usciti in commercio anche i tiralatte portatili, che permettono di muoversi più comodamente mentre si esprime il latte.





Conclusione


L'allattamento e il lavoro possono essere combinati con successo, nonostante le sfide che possono presentarsi lungo il percorso. La negoziazione con il datore di lavoro, lo smart working e l'uso di un tiralatte sono solo alcune delle strategie che le mamme possono adottare per continuare ad allattare anche dopo il ritorno al lavoro. È importante sostenere e incoraggiare le mamme in questa scelta, offrendo loro il supporto necessario per mantenere una buona salute sia per sé stesse che per i loro bambini. Con le giuste risorse e il sostegno adeguato, le mamme possono conciliare l'allattamento e l'impegno professionale, promuovendo così il benessere sia del bambino che della madre


Fonti:



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Io sono Mira

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